Appuntamenti Rassegna stampa Il news

CONTRATTACCO CARDIACO TRENTA PAZIENTI SALVATI A DOMICILIO

Presentati a Milano i risultati del progetto più all’avanguardia in Lombardia

18 settembre 2006 Milano, Circolo della stampa
Il pronto soccorso a domicilio per combattere subito, sul posto, un infarto in corso. Si chiama trombolisi extraospedaliera e il modello Brianza, da un anno, è all’avanguardia in tutta la Lombardia, tanto da guadagnarsi un palco a Milano il 18 ottobre, quando il progetto e un anno di risultati sono stati presentati al circolo della stampa. 

Il sistema di intervento farmacologico fuori dall’ospedale è stato attivato poco meno di dodici mesi fa, a novembre del 2005. Era il risultato di un lungo confronto interno fra l’1.1.8 guidato da GianPiera Rossi e la cardiologia di Antonio Grieco per perfezionare i protocolli di intervento. Contemporaneamente, anche l’1.1.8 di Milano stava partendo con lo stesso progetto, ma, al contrario dei colleghi meneghini, Monza è partita prima e ha fatto anche funzionare la trombolisi extraospedaliera a pieno ritmo. 

Sono stati 129 i pazienti colpiti in un anno da sindrome coronarica acuta, 30 sono stati sottoposti al trattamento per sciogliere i trombi. LA FIBRINOLISI. In Italia, ogni anno, i morti per sindrome coronarica acuta sono 47mila. L'unico modo per opporsi è ristabilire per tempo - non solo prima della morte, ma anche prima delle ricadute per gli organi - il flusso nelle arterie occluse. "Le opzioni terapeutiche per il trattamento dell'infarto miocardico acuto Stemi, con slivellamento del tratto St, sono fondamentalmente due: la trombolisi, ossia la dissoluzione farmacologia del trombo che occlude la coronaria, e l’angioplastica primaria, ossia la rimozione meccanica dello stesso". Perchè la trombolisi funzioni, dev'essere fatta presto: poche ore, il prima possibile. 

LE TECNOLOGIE. 
E allora perchèaspettare l’arrivo in ospedale? dice Giampiera Rossi, che "la rete di comunicazione e trasmissione dati, che fa capo al soccorso sanitario unità d'emergenza del 118 Brianza, offre la possibilità di eseguire e inviare alla centrale operativa e alle unità di terapia intensiva coronarica l’elettrocardiogramma a 12 derivazioni di un paziente con sindrome acuta; è uno degli strumenti di evoluzione del sistema di soccorso d'urgenza e permette di iniziare la riperfusione miocardica in fase pre-ospedaliera con terapia fibrinolitica. In tutto questo, però, l’elemento fondamentale è la tempestività con cui, presente il paziente colpito dai primi sintomi, viene chiamato l’1.1.8". 

IL FARMACO. 
Il farmaco attualmente in uso sulle unità mobili del 118 Brianza è un fibrinolitico di terza generazione: il tenecteplase, “ottenuto mediante l’impiego di tecniche di bio-ingegneria, che hanno consentito di apportare alla molecola dell’attivatore tissutale del plasminogeno mutazioni selettive a livello della sua catena aminoacida”. 

I risultati sono anche l’ultimo tassello di un progetto di comunità lanciato da Brianza per il Cuore e dal suo presidente Franco Valagussa diversi anni fa. L'ultimo capitolo, lanciato due anni fa, è “ContrAttacco cardiaco” ed è il mezzo con cui i mezzi di soccorso sono stati dotati di ecocardiogrammi a distanza.
Questo evento fa parte del progetto

ContrATTACCO cardiaco per i mezzi di soccorso base del 1.1.8

Scopri il progetto